INTERVISTA PROF. CHIRICOZZI
CONSIGLI DERMATOLOGICI IN ESTATE

1. Come dobbiamo comportarci per proteggere la nostra pelle quando ci esponiamo al sole?
E’ importante seguire alcune regole fondamentali per una adeguata protezione quando ci esponiamo al sole, soprattutto durante il periodo estivo.
L’utilizzo di filtri solari con un fattore di protezione adeguato al proprio fototipo (usare sempre una fattore protettivo alto nei soggetti con pelle chiara), che proteggano dai raggi UVB, UVA e IR e che non contengano profumi.
Applicare la protezione solare in quantità sufficiente prima di esporsi al sole e riapplicarla frequentemente (ogni 2 ore), soprattutto dopo aver fatto il bagno o aver sudato (fare attenzione ad applicare la protezione solare anche nelle sedi delicate quali viso e labbra includendo anche orecchie, nuca, dorso delle mani e dei piedi).
L’esposizione al sole anche indiretta (l’acqua e la sabbia riflettono i raggi solari nonostante la protezione fornita da ombrelloni o da altre coperture) così come l’esposizione nelle giornate nuvolose (le nuvole lasciano passare buona parte dei raggi UV), necessita di fotoprotezione.
Evitare l’esposizione solare nelle ore più calde della giornata.
Queste regole devono essere tenute considerazione soprattutto da soggetti con pelle chiara che tendono a non abbronzarsi e da bambini. Evitare di esporre i neonati ai raggi diretti del sole. Oltre ad utilizzare fotoprotezioni con varie formulazioni (crema, spray, gel, ecc.) va considerata anche la protezione fisica, con cappelli, occhiali da sole e maglietta.

2. Fino a quale livello è giusto proteggere la pelle dal sole?
La pelle va protetta in modo adeguato basandosi sul cosiddetto fototipo che è caratterizzato dal colore della pelle, colore degli occhi, e dei capelli: Più il fototipo è scuro e e maggiore sarà la resistenza al sole con un tempo di esposizione più prolungato prima che insorgano effetti indesiderati come eritemi ed ustioni. Tuttavia anche chi non si scotta facilmente è bene che eviti una prolungata esposizione al sole, in quanto non solo contribuisce al precoce invecchiamento della pelle, ma aumenta anche il rischio di sviluppare tumori. E’ giusto proteggere la pelle ricordando però quelli che sono i tanti effetti benefici del sole per i quali è giusto esporsi al sole evitandone però gli effetti nocivi. Il sole, infatti, stimola la sintesi della vitamina D, fondamentale per la formazione e lo sviluppo dell’apparato scheletrico, influenza l’umore riducendo stress e inducendo una sensazione di benessere. Inoltre, può migliorare patologie cutanee infiammatorie come la psoriasi e la dermatite atopica.
3. Come abbronzare una pelle delicata senza incorrere in scottature?
È possibile preparare la pelle all’esposizione al sole riducendo il rischio di scottature attraverso una esposizione graduale al sole prima del lungo periodo di vacanza e considerando anche l’assunzione di integratori a partire dal periodo primaverile e durante l’estate. L’alimentazione può essere un altro valido aiuto per aumentare la resistenza al sole: l’assunzione di frutta e verdura che contengono molecole naturali, come i carotenoidi, la vitamina C e la vitamina E aiutano la fotoprotezione.

4. Come proteggere la pelle dei nostri bambini?
Ai bambini va riservata maggiore attenzione. I bambini sono più esposti ai rischi del sole, in quanto la loro pelle è particolarmente delicata e gli eventuali danni causati dai raggi ultravioletti hanno più tempo per manifestarsi negli anni a seguire. I neonati fino ai sei mesi di vita non dovrebbero mai essere esposti ai raggi del sole: meglio tenerli all’ombra anche mentre si è a passeggio, sia in spiaggia che in città. Nel caso di bambini più grandi, applicare più volte nel corso della giornata prodotti solari specifici, adatti a pelli sensibili e con fattore di protezione alto (30-50) e proteggerli con un cappellino ed un paio di occhiali da sole con filtri certificati UV-A e UV-B.
5. In gravidanza si può prendere il sole? Come ci si deve comportare?
Il sole durante la gravidanza si può prendere facendo attenzione a quelle che sono le indicazioni generali per una corretta esposizione solare anche se il primo trimestre di gravidanza è il periodo che merita maggiore attenzione, poichè l’esposizione può determinare stati di insolazione e disidratazione che potrebbero essere molto pericolosi per il benessere fisico della donna e del bambino. La produzione di vitamina D. Fondamentale per le ossa e per la crescita del feto, è sintetizzata dalle cellule della pelle grazie all’azione dei raggi ultravioletti (UV).
Complessivamente il sole, se ci si espone in modo corretto, ha effetti positivi sulla produzione di vitamina D, fondamentale per le ossa e per la crescita del feto, mentre vanno “sfatate” le false credenze che impongono di evitare il sole in gravidanza in quanto non è vero che il sole faccia male al bambino o che influisca sulla temperatura del liquido amniotico.
Va evitata comunque la forte esposizione perchè a livello del volto l’aumento di melanina, tipico in gravidanza, potrebbe facilitare la formazione di macchie scure (cloasma gravidico), così come altre condizioni che possono peggiorare con l’esposizione ai raggi ultravioletti.

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